CICATRICI

Le CICATRICI in ambito medico sono spesso e volentieri sottovalutate e hanno una ambivalenza sia in campo estetico che in riabilitazione. Estetico perchè lasciando il suo “segno” sulla pelle viene considerata a tutti gli effetti come un inestetismo che può creare disarmonia e vista come qualcosa da coprire e di brutto dalla persona. In ambito medico per quanto concerne la salute muscolo scheletrica le cicatrici possono andare a compromettere le funzionalità di un distretto muscolare e addirittura anche ad andare ad alterare l’escursione e l’ampiezza di movimento di una articolazione.

Che cosa è una cicatrice o come la possiamo definire?

E’ una neoformazione di tessuto connettivo che rappresenta un processo o il processo conclusivo di riparazione di perdita di sostanza profonda che ha interessato il derma sul piano morfologico .In conclusione è una scleroatrofia dove abbiamo una sclerosi del derma con la conseguente scomparsa di peli e ghiandole sudaripare e sebacee.

Come compaiono le cicatrici?

l’isorgenza è diversa e le cause sono molteplici, da un processo infiammatorio (acne), un trauma diretto ( taglio o pressioni dirette) e da una ustione ( sia da fuoco che da ghiaccio).

Inizialmente la cicatrice si presenta di un colore rosso intenso e solitamente in rilievo, poi nel tempo il rilievo si appiattisce e lascia il segno cicatriziale di un colore biancastro.

Di solito le varie fasi di guarigioni sono secondarie alla loro gravità e a seconda di quest’ultima si definiscono cicatrici di prima, seconda e terza intenzione. Inoltre esistono fattori che influiscono sulla guarigione e riparazione dei tessuti e li possiamo suddividere in fattori generali e locali. I fattori generali sono dati dalla genetica, l’età, diabete e farmaci mentre i fattori locali abbiamo una poca ossigenzione della parte lesa e una continua pressione meccanica sul punto interessato. Sicuramente fare poco movimento fisico non aiuta la rigenerazione dei tessuti.

Le cicatrici a secondo della loro morfologia possiamo suddividerle in 4 categorie:

  • IPERTROFICHE dove si ha un eccesso di prodotto fibroso
  • ATROFICHE dove vi è mancanza o scarfsità di collagene
  • CHELOIDEE che hanno un aspetto a “cordone” e di solito sono esiti di interventi chirurgici dove c’è stata una infezione sulla ferita
  • RETRAENTI che danno retrazioni cutanee importanti con conseguenti tensioni che impediscono il movimento di un muscolo o di un distretto articolare

Come si trattano?

Inizamo con il chiarire che se vogliamo avere la possibilità di un miglioramento e ottimi risultati bisogna trattare entro un anno dalla sua insogenza. Passato questo lasso di termpo la risoluzione diviene sempre più problematica. Si utilizza al giorno d’oggi strumentazioni di ultima generazione di Fisioterapia,oltre alle indicazioni date dal medico dermatologo o estetico, e viene utilzzata la FISIOWARM 7.0che grazie alla sua capacità di veicolare energia sul punto da trattare e la vasta gamma di accessori ( alcuni studiati apposta per trattare le cicatrici) in dotazione ci permette un’azione più efficacie rispetto ad altri macchinari.

Importante è anche l’azione manuale del Fisioterapista che attraverso la sua conoscenza anatomica e fisiologica riesce con adeguate manovre manipolative e di scollamento e i prodotti adatti al problema a migliorare e a risolvere la problematica.

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