PARTE 3
La patologia più frequente è sicuramente a carico del gomito definito ” gomito del tennista”: è una infiammazione a carico dell’inserzione dei muscoli estensori dell’avambraccio ( epicondilite) provocata da uso eccessivo e da microtraumi ripetuti durante il gesto tecnico. E’ molto importante cercare di prevenire il sovraccarico articolare dato che una volta insorta la patologia è necessario un periodo abbastanza lungo per il recupero. Per prevenire aiuta avere un materiale idoneo e di qualità della racchetta che permetta l’assorbimento dell’impatto della pallina e un costante allungamento dei muscoli dell’avambraccio. Nel momento che insorge la patologia il tennista ha difficoltà nell’estensione del gomito e un calo sia funzionale che di forza di tutto l’arto superiore e se non si interviene precocemente l’infiammazione del tendine degli estensori può degenerare lesionandolo o provocando l’insorgenza di calcificazioni. Altra caratteristica è il forte dolore del gomito al movimento. Affronto tale problematica con interventi multifunzionali attraverso un primo approccio strumentale con Tecar Iastm in modalità resistiva per trattare il tessuto miofasciale e se si può, manipolare i punti fasciali degli estensori. In una fase sub acuta introduco le Onde d’urto e continuo un lavoro miofasciale attraverso manipolazioni e Graston Technique. ottimo è il supporto del Ktape e dell’uso dei Cerotti Fit
Altra articolazione interessata al sovraccarico è il polso, che effettua continui movimenti di torsioni. A causa dei movimenti asimmetrici, dei gesti atletici esplosivi ed effettuati con forza e a scatti vengono facilitate problematiche a carico della colonna vertebrale ed eventi distorsivi su ginocchia e caviglie.
Il tennis, come tutti gli altri sport, negli ultimi anni ha sviluppato oltre la tecnica la fisicità e l’atleticità di chi lo pratica. Questo ha portato ad un aumento esponenziale di infotuni che fino agli anni 80 erano rari quali lesioni muscolari, distorsioni alle ginocchia e patologie da Over use a spalla e zona lombare. E’ da prendere in considerazione anche la larga diffusione a livello dilettatintisco con l’apetura di numerosi circoli tennis degli ultimi anni dove i soci hanno una età che varia dai 6 anni a oltre i 70 anni. Logico che con una forbice così larga il mio lavoro diventa ancora più impegnativo perchè si deve adeguare a situazioni muscolari e articolari disparate. La valutazione dell’atleta e la prevenzione diventano quindi un arma in più per ridurre il rischio di infortuni e patologie. Ultimamente vedo notevoli miglioramenti se gli altleti si sottopongono ad intervalli regolari e periodicamente a sedute di fisioterapia e con la presa in carico durante l’attività dei plantari Formthotics.
Se vuoi vedere un altro articolo che ho redatto sul tennis: I 5 mantra del tennista.
Se servono delucidazioni e sei un tennista sono a tua disposizione per aiutarti ad evitare fastidiosi problemi e darti la possibilità di giocare con serenità e sicurezza. Fabbrica della Salute al servizio della tua prevenzione.