I 5 mantra del tennista

  1. Innalzare il livello di resistenza e quindi avere un discreto livello aerobico aiuta in quanto il muscolo viene “ossigenato” sia nelle fasi di stress che in quelle di riposo.
  2. i muscoli posturali devono essere sviluppati armonicamente e adeguatamente e svolgono un’azione preventiva in quanto mettono in condizione l’atleta di non assumere posizioni inadeguate. muscoli posturali sono gran pettorale, grande dorsale, ileopsoas etc etc
  3. La pratica quotidiana dello stretching e della mobilità articolare è un cardine dell’attività del tennista per svolgere qualsiasi attività sportiva in condizioni di scioltezza muscolare. �
  4. Lo sviluppo di tutte le capacità motorie, in primis quelle coordinative e poi quelle organico-muscolari certamente scongiurano fortemente la possibilità di farsi male. Uno degli errori più comuni nell’apprendimento del tennis, ma anche degli sport in generale, è quello di cercare di utilizzare la forza ancora prima di avere acquisito la tecnica, invertendo così la naturale successione delle capacità organico-muscolari rispetto a quelle coordinative. Questa condizione determina una gestualità particolarmente disarmonica e caratterizzata da un’eccessiva tensione muscolare che aumenta in modo esponenziale la possibilità di imbattersi in infortuni.�
  5. L’avviamento motorio e defaticamrnto consentono all’atleta di essere pronto a qualsiasi tipo di richiesta fisica e successivamente creano le basi per rigenerare tutti gli aspetti di carattere psico-fisico che consentiranno in seguito di affrontare nuovi stress fisici nella pienezza dei propri mezzi.

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